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Octocrylene nelle creme solari. Perché è sotto accusa?

L’octocrylene è un filtro chimico utilizzato nei prodotti solari per proteggere la pelle dai danni delle radiazioni solari e in alcuni cosmetici per proteggere gli ingredienti che subirebbero una degradazione a opera dei raggi UV.

Negli ultimi anni è finito sotto accusa: il dibattito su questo filtro solare ruota intorno a diversi aspetti.

Il rischio di sensibilizzazione

La prima questione sollevata nei confronti dell’octocrylene è stata quella della sensibilizzazione.
Di recente, infatti, questo filtro è stato oggetto di revisione da parte del Comitato Scientifico per la Sicurezza dei Consumatori in seguito a segnalazioni di problematiche di sensibilizzazione, soprattutto nei bambini, in Francia, Spagna e Italia.
Tuttavia, dopo un’estesa revisione del potere sensibilizzante di questa molecola, è stato dedotto che la dermatite allergica da contatto provocata dall’octocrylene sia molto rara nella popolazione generale.
Anche i casi di fotosensibilizzazione sono rari e generalmente conseguenti a una fotosensibilizzazione al ketoprofene topico.

Interferente endocrino?

La seconda questione riguarda l’interferenza endocrina. Questa molecola è stata, infatti, sospettata di agire da interferente endocrino.

In generale, è importante considerare il fatto che se una sostanza può mimare l’azione degli estrogeni non significa che interferisca automaticamente con il sistema endocrino.
I fitoestrogeni, ad esempio, sono assunti con la dieta senza provocare danni per la salute. Inoltre, nessuno studio ha finora dimostrato una correlazione tra l’octocrylene ed effetti avversi su parametri riproduttivi e dello sviluppo nell’uomo.

Octocrylene e Benzophenone

La terza e ultima questione è emersa recentemente in seguito alla pubblicazione di un articolo dal titolo “Benzophenone accumulates over time from the degradation of octocrylene in commercial sunscreen products” pubblicato sulla rivista Chemical Research in Toxicology.

Come si evince dal titolo, questo studio si focalizza sull’accumulo del benzofenone, un prodotto di degradazione dell’octocrylene.

L’octocrylene, infatti, in formulazioni olio in acqua (come i prodotti solari), va incontro a un processo di idrolisi che produce benzofenone.
Anche se questa molecola è una sostanza ammessa dal regolamento cosmetico (CE) n 1223/2009, è bene che sia segnalata nei prodotti cosmetici contenenti octocrylene. Tuttavia, anche per il benzofenone non sono stati dimostrati effetti tossici sull’uomo alla concentrazione ammessa nei prodotti cosmetici.

Conclusioni

L’octocrylene è ancora oggetto di dibattito all’interno della comunità scientifica. A livello europeo però l’utilizzo di questo filtro alla concentrazione del 10% è ad oggi ritenuta sicura per la salute umana, anche se in alcuni casi i dermatologi consigliano prodotti solari privi di octocrylene per soggetti che soffrono di pelle particolarmente reattiva o allergica.
Tuttavia, come tutte le molecole ad uso cosmetico è soggetta a continuo monitoraggio da parte degli organi competenti. 

Le informazioni riportate non sono consigli medici. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere dell’esperto.